Un’azione di trasparenza nei confronti di tutti i cittadini

La Cordata rende visibili e a portata di tutti i dati economici della cooperativa

Come impresa sociale,  La Cordata ha la funzione pubblica di perseguire l’interesse generale e del territorio in cui opera.

Un’infografica* spiega e mostra con semplicità i dati del bilancio sociale de La Cordata, con trasparenza, come un acquario.

 «Essere trasparenti ci fa sentire ed essere più liberi, come persone e come impresa sociale»

I ricavi della cooperativa provengono dai privati (dall’area ricettiva , dall’area socio-educativa, dai pensionati per studenti) dagli enti pubblici e da bandi o contributi e sono rappresentati graficamente dal barattolo di mangime, che viene immesso nell’acquario raggiungendo i pesci. I pesci dell’acquario rappresentano i costi della cooperativa, la voce principale riguarda gli stipendi dei lavoratori, poi gli investimenti nei servizi, i fornitori, gli affitti degli spazi, le tasse, le materie prime.

I lavoratori sono, dati 2013, 62, di cui 48 assunti con il Contratto Nazionale del Lavoro, 12 a tempo determinato e 2 lavoratori autonomi. La ricchezza prodotta dalla cooperativa viene distribuita anche nella comunità territoriale.

Di regola, una buona parte dei costi (costo personale, gratuità degli spazi, eventi culturali, comunicazione..) sono investimenti in attività che aumentano il benessere sociale del territorio in cui La Cordata si inserisce.

Da 20 anni offre accoglienza e proposte di integrazione a turisti, studenti, lavoratori, famiglie, stranieri, minori, madri, persone con disabilità. I servizi si articolano in 4 aree: socio-educativa, housing sociale, ricettività alberghiera e residenziale, territoriale. La sede principale si trova in Via Zumbini a Milano, zona Barona, e si avvale di altre strutture in cittàhinterland. Il numero dei lavoratori è di 60 persone. Il fatturato complessivo è di circa 3 milioni.

La Cordata soddisfa le richieste di circa 35.000 utenti annuali, di cui circa 26.000 dell’area ricettiva. I ricavi della cooperativa provengono in parte dagli enti pubblici, che usufruiscono dei servizi di welfare, in parte da privati che li acquistano direttamente, in parte da bandi, contributi e donazioni.

 

2015

Il 2015 è stato l’anno di Expo, evento internazionale che ha determinato una forte crescita di domanda di accoglienza alla quale La Cordata ha saputo rispondere con tempestività e qualità. Nel 2015 è stata implementata la riorganizzazione del progetto “Zumbini Sei- Approdi Innovativi” il cui snodo principale riguarda l’integrazione abitativa tra “normalità” e “disagio”, stabilizzando il modello di gestione di strutture di “Housing sociale temporaneo e integrato”, tratto costitutivo e distintivo della nostra azione d’impresa sociale. L’Expo è stata l’occasione per approcciare al tema della progettazione di servizi secondo un approccio di sharing economy che individua l’utilizzo delle nuove tecnologie per la produzione di servizi condivisi e partecipati dai cittadini. È nato il progetto Piacere Milano, progetto di accoglienza di turisti di passaggio a Milano.

Aquario 2015

Aquario 2015

2014

Quasi tutte le attività della cooperativa, nel 2014, hanno trovato una propria stabilità sia sul piano organizzativo gestionale sia su quello economico. La stabilizzazione riguarda l’area accoglienza ricettiva delle nostre strutture, dopo l’anno della crisi (2012) e la ripresa del 2013: La Cordata ha stabilizzato il modello di gestione di strutture di “Housing sociale temporaneo e integrato”, tratto costitutivo e distintivo della nostra azione d’impresa sociale. Ha ampliato il modello e gli interventi rivolti all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, in stretta collaborazione con il Comune di Milano, rafforzando il progetto “Emergenze Sostenibili”, che vede la centralità dell’abitare diffuso come progetto di accoglienza e integrazione sociale dei minori. Ha implementato l’area housing sociale nel Rhodense, ampliando l’offerta abitativa e consolidando l’agenzia dell’abitare ADA a Pero, posizionandosi ulteriormente come attore nell’ambito delle politiche abitative.

Aquario 2014

Aquario 2014              

2013

La Cordata nel 2013 ha conseguito un utile di 4.000 euro, sostanzialmente un pareggio. Per correre ai ripari della perdita dell’anno precedente, ha adottato una serie di misure di contenimento dei costi. La più consistente è stata quella dell’attivazione della Cassa Integrazione per 10 lavoratori per 7 mesi, al termine dei quali 5 persone sono state reintegrate. Inoltre, una ristrutturazione interna per la riorganizzazione del lavoro, per migliorare l’efficienze e diminuire o contenere i costi fissi. Non è stato possibile investire su nuovi progetti, ma è prevista una ripresa per il 2014 e di conseguenza nuovi investimenti.

Aquario 2013

Aquario 2013

2012

La Cordata nel 2012 ha conseguito una perdita di 133.000 euro, dovuto a calo di clienti privati, in particolare dei flussi turistici. Inoltre si sono aggiunti dei costi straordinari (tasse ICI). Naturalmente per questi motivi, sono state previste azioni di recupero del patrimonio netto eroso nell’anno successivo.

Aquario 2012

Aquario 2012

2011

L’utile del 2011 è di 17.000 euro. Come impresa sociale, l’utile non viene suddiviso tra i soci, ma re-investito nelle attività e nei servizi della cooperativa. Il corallo a destra rappresenta un caso specifico dell’anno 2011-12: il caso del contributo della Fondazione Scala, relativo ai biglietti della prima della Scala, che, in accordo con il Comune di Milano, viene utilizzato per il progetto Emergenza Abitativa Famiglie.

Aquario 2011

Aquario 2011

I dati provengono dal bilancio di esercizio al 31 dicembre e dal bilancio sociale de La Cordata.

Per informazioni e domande: 

*illustrazioni di Chiara Noseda – Grafica Smarketing°

 

 

Riportiamo di seguito anche la lettera di Claudio Bossi, scritta in occasione della presentazione del progetto AQUARIO

Milano, Gennaio 2013

L’operazione AQUARIO de La Cordata viene realizzata per tanti motivi.

Ma prima di affrontarli vorrei fare una breve premessa. Come impresa sociale promuoviamo il benessere dei cittadini e della comunità dove operiamo: questo recita l’articolo nr. 1 del nostro Statuto.

Abbiamo, nella nostra azione di impresa, la funzione pubblica di perseguire l’interesse generale e il bene comune della comunità. Non abbiamo scopi di lucro, come è dettato dalla Legge 381/’91, e gli eventuali utili di fine anno li re-investiamo nelle attività della cooperativa.

Non siamo però degli “idealisti sognatori”, guardiamo pertanto con attenzione alla concretezza del nostro fare ed essere impresa, alla cura della nostra professionalità, alla incisività del nostro operare, ad una gestione attenta delle risorse, agli obiettivi raggiunti e a quelli mancati, al miglioramento delle condizioni dei nostri utenti, clienti, dei quartieri, del territorio e di chi con noi lavora.

Tutto questo attraverso un continuo dialogo e confronto con le persone, le istituzioni, le imprese e le associazioni. Crediamo che fare impresa sia soprattutto un progetto: per portarlo avanti efficacemente, con competenza ed equilibrio, è necessario un investimento personale e collettivo. Una responsabilità che viviamo lealmente e quotidianamente.

Operazione AQUARIO significa voler essere totalmente trasparenti, come un acquario. L’idea è nata quando abbiamo ricevuto il contributo dalla Fondazione Scala grazie ai biglietti messi all’asta della Prima della scorsa edizione scaligera.

Eravamo felici ma un po’ imbarazzati di questo. Ci siamo subito sentiti investiti della responsabilità e dell’obbligo morale di dar conto a tutti di come avremmo utilizzato quei soldi. E ora vengo ad alcuni e più significativi perché:

  • Perché è vero che come cooperativa abbiamo molti controlli da parte dell’amministrazione pubblica, ma sappiamo anche che il più delle volte si controlla la formalità degli atti e non la sostanza. E’ sempre vero che fatta la legge è facile trovare anche l’inganno. Noi non cerchiamo inganni e vogliamo essere verificati, per questo vogliamo mostrarci limpidamente, per agevolare chiunque voglia sapere di noi, oltre l’obbligo di legge. Sentiamo la responsabilità del nostro agire pubblico.
  • Perché ci siamo stancati di sentir dire, mettendoci nel calderone, che le cooperative servono a mascherare utili, a sottopagare le persone, ad avere contratti atipici con i lavoratori. Noi non siamo questo e lo dimostriamo con i fatti, perché crediamo fortemente nei principi e nei valori fondativi della cooperazione. Perché vogliamo che questo spirito, in questi tempi di crisi, sia l’opportunità e la forza dalla quale ripartire per testimoniare valori a noi cari quali la partecipazione, la responsabilità, la giustizia, la solidarietà, la professionalità, il merito, la coerenza.
  • Perché i nostri ricavi, per il 35% circa del totale, provengono dall’ente pubblico, dai soldi di tutti i cittadini e vogliamo essere trasparenti nel loro utilizzo. Come chiediamo trasparenza ai nostri amministratori pubblici così noi dobbiamo essere veri e trasparenti nei confronti di tutti.
  • Perché i nostri clienti e utenti sappiano dove, come e per che cosa utilizziamo le risorse economiche che generiamo. Perché siano consapevoli del valore del bene o servizio che acquistano da noi, di come la nostra organizzazione si comporta e pratica il suo essere impresa sociale.
  • Perché tutti i cittadini che incontriamo, che ci sostengono, che partecipano alle nostre iniziative, possano, facilmente e agevolmente, reperire informazioni, guardarci in profondità, farci una “radiografia”. In modo semplice, chiaro e accessibile, attraverso il nostro sito web.
  • Perché così possiamo avere un dialogo aperto con le persone, possiamo ricevere critiche, confrontarci e migliorare i nostri obiettivi, per agire responsabilmente e per il nostro essere imprese sociale.

Perché essere trasparenti ci fa sentire ed essere più liberi, come persone e come impresa sociale. Vi invito a inviarci i vostri commenti, suggerimenti alla mail: 

Claudio Bossi

Presidente La Cordata s.c.s.