Nel collocare molte delle proprie attività – in primis il complesso di housing sociale Zumbini 6 – in zone cosiddette periferiche, La Cordata intende portare il proprio contributo per risignificare queste aree, restituendole ai cittadini ed evidenziandone il senso e il valore.

«La Cordata ha scelto di inserirsi nei grandi e piccoli flussi milanesi: il lavoro, il turismo, il commercio, lo studio, la cura della persona, la cultura. – ricorda il Presidente Claudio Bossi L’idea è che gli ospiti delle nostre strutture ricettive e i cittadini, che si appoggiano ai servizi connessi ad esse, partecipino insieme alla costruzione dell’identità della Milano di domani, dove centro e periferie saranno entrambi luoghi d’eccellenza».

Il concetto di periferia, è bene ricordare, è sempre relativo alla concezione che si ha della città. Concezione che non è assoluta né immutabile. Motivo per cui le offerte di La Cordata, a partire da quelle ricettive, possono anche fungere da innesco per scoprire e valorizzare adeguatamente nuove funzioni della periferia: commerciali, lavorative, d’impresa, di accoglienza.

Riportare alcune funzioni in un territorio significa anche coltivarne la coscienza: ovvero permettere a quel territorio di non restare sempre ai margini dei processi decisionali, che di norma sono appaltati ad un unico “centro” che rischia di rimanere eccessivamente distante, a livello geografico e di sensibilità, dalle realtà sulle quali incide.

Se tutte le decisioni sono prese da un unico centro, gran parte dei territori rischiano di restare sottostimati poiché governati da logiche che non li conoscono e non li comprendono appieno. Ma è proprio restituendo alle periferie alcune funzioni che sono loro proprie che si può dare un nuovo ruolo proattivo e decisionale a questi territori, riscoprendone e amplificandone il valore.